#IoRestoaCasa: i soci di Confcommercio Rimini

Pubblicato il 11 Marzo 2020 alle 14:35

#IoRestoaCasa: i soci di Confcommercio Rimini

Rimini, 11/03/2020

  • Fipe e Confcommercio della provincia di Rimini plaudono alla responsabilità degli associati
  • Il presidente Fipe Gaetano Callà: “La maggioranza ha deciso di chiudere le proprie attività con grande senso civico e sociale. L’Associazione appoggia, condivide e unifica questa iniziativa”
  • Il presidente Confcommercio, Gianni Indino: “Nonostante le difficoltà delle nostre imprese, che rischiano la chiusura definitiva se il sostegno promesso non sarà veloce e concreto, le categorie hanno dimostrato unità di intenti e grande responsabilità”

“Come presidente di Fipe–Confcommercio della provincia di Rimini sottolineo con orgoglio la grande responsabilità dimostrata dalla maggioranza dei ristoratori nostri associati, che dopo le ultime disposizioni del governo e della Regione hanno deciso di chiudere completamente le proprie attività e non solo nella fascia oraria imposta, con l’obiettivo di salvaguardare la salute di tutti. Come associazione – spiega Gaetano Callà – appoggiamo, condividiamo e unifichiamo questa iniziativa atta a limitare e contrastare la diffusione dei contagio da Coronavirus, spinti da senso civico e responsabilità sociale. Da Cattolica a Bellaria, dalla Valconca alla Valmarecchia, ad oggi i pubblici esercizi aderenti su tutto il territorio provinciale sono la maggioranza. Ora più che mai siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo remare dalla stessa parte per raggiungere la riva sani e salvi e farci trovare pronti a ripartire”.

“Molti nostri associati hanno già optato per la chiusura totale al pubblico fino alla fine dell’emergenza sanitaria in atto nel nostro Paese – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino -. Consultata la base, ci siamo trovati del tutto favorevoli a questa iniziativa nata con lo spirito di favorire le persone a rimanere in casa. Nonostante le grandi difficoltà in cui sono piombate le nostre imprese, che rischiano anche la chiusura definitiva se il sostegno promesso non sarà veloce e concreto, le categorie hanno dimostrato unità di intenti e grande responsabilità. Tutte le attività commerciali che hanno deciso di rimanere chiusi rischiano tutto, ma lo fanno per preservare quello che resta e poter ripartire più forti che mai per la stagione estiva che ci aspetta”.