Il lavoro nei pubblici esercizi al centro dell’appuntamento riminese del Talent Day FIPE 2024

Pubblicato il 11 Aprile 2024 alle 14:16

Il lavoro nei pubblici esercizi al centro dell’appuntamento riminese del Talent Day FIPE 2024

Il lavoro nei pubblici esercizi al centro dell’appuntamento riminese del Talent Day FIPE 2024
FIPE della provincia di Rimini ha riunito scuole professionali, imprenditori dei pubblici esercizi, esperti di intermediazione e istituzioni

Il presidente di FIPE della provincia di Rimini, Gaetano Callà: “Il nostro obiettivo è favorire l’incontro tra lavoratore e imprenditore rafforzando sempre più la collaborazione con gli istituti professionali. Da parte nostra serve uno scatto culturale: non va cercata manodopera, ma collaboratori”

Il lavoro nei pubblici esercizi al centro dell’appuntamento riminese del Talent Day FIPE 2024, roadshow organizzato da FIPE-Confcommercio, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e dare una nuova spinta all’occupazione nel settore. Fipe della provincia di Rimini ha dato appuntamento a imprenditori, scuole professionali e studenti, esperti del settore e istituzioni allo IAL – Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Riccione. Un’occasione per fare il punto sulla situazione e promuovere presso gli imprenditori e gli istituti scolastici il nuovo servizio di incrocio domanda/offerta di Confcommercio provinciale.
Insieme al presidente di FIPE della provincia di Rimini, Gaetano Callà, ne hanno parlato la direttrice dello IAL Riccione, Paola Frontini, il consigliere provinciale con delega a istruzione e formazione professionale, Giuliano Zamagni e l’esperto in intermediazione del lavoro, Marco Masotto.

Gaetano Callà, presidente della FIPE provincia di Rimini: “Il nostro obiettivo oggi è favorire l’incontro tra lavoratore e imprenditore rafforzando sempre più la collaborazione con gli istituti professionali. Anche i dati ci dicono che i servizi turistici sono uno dei settori che crea occupazione con numeri importanti. Solamente nel trimestre marzo-maggio 2024 nella nostra provincia sono previsti 9.660 ingressi di lavoratori nel settore dei servizi di ristorazione, turismo e alloggio (fonte: Camera di Commercio della Romagna). A livello nazionale, come dall’ultimo rapporto di FIPE-Confcommercio, la figura più ricercata è quella del cameriere di sala con ben 57.000 richieste, seguita a distanza dal ruolo di banconiere di bar (20.000), aiuto cuoco (16.500) e cuoco (16.000). Serve dunque, assolutamente, cementare il rapporto tra imprese e istituti di formazione. Avere rafforzato un canale preferenziale con gli istituti professionali è stato fondamentale e alcuni frutti si riescono già a cogliere, come ad esempio la firma del Protocollo d’Intesa sulla realizzazione di stage” siglato da FIPE provinciale. La strada è tracciata, ma va lastricata. Personalmente negli anni ho avuto modo di testare la competenza dei ragazzi che escono dalle scuole, che ci aiutino a portare avanti il lavoro con passione. In sala, ad esempio, devono conoscere quel che accade in cucina e viceversa, tutti devono sapere le tradizioni e conoscere le materie prime, vanno raccontati i piatti, gli abbinamenti. Questi sono saperi che si affinano in azienda. Per venirci incontro serve uno scatto dal punto di vista culturale: non dobbiamo cercare camerieri o baristi per i nostri locali, né dipendenti o manodopera: la nostra impresa ha bisogno di collaboratori. Tocca anche a noi imprenditori continuare a formarli giorno dopo giorno e metterci in gioco in un mondo che sta cambiando, a cominciare dalla percezione del tempo. Oggi c’è più voglia di tempo libero, mentre le esigenze dei locali sono rimaste alte e complesse: qui va trovato un punto di contatto per non disperdere le competenze di ospitalità che da sempre contraddistinguono il nostro lavoro”.

LE TESTIMONIANZE

Il dibattito è stato stimolato da due testimonianze di matching di successo: quella della trattoria Da Norina di Cattolica, con la titolare Antonella Vitale insieme al suo collaboratore Edoardo, uscito proprio dalla IAL. Insieme hanno dissipato i dubbi iniziali grazie alla disponibilità dell’imprenditrice a motivare il ragazzo nel servizio di sala di cui non si sentiva all’altezza e al rapporto amichevole e sereno che Edoardo ha trovato nel locale appassionandosi al lavoro.

Una seconda testimonianza è arrivata dal ristorante Zì Rosa di Riccione, dove il titolare Massimo Andreatta ha trovato in Rina una validissima collaboratrice che sta con lui da 15 anni. Da subito si è appassionata al lavoro e si è legata all’azienda tanto da essere diventata lei stessa la referente per seguire e formare i nuovi stagisti. Fondamentale, ha sottolineato Andreatta “la coesione di tutti i collaboratori, dalla cucina alla sala: il rapporto umano all’interno dell’azienda deve essere familiare, ci si deve comprendere e aiutare a vicenda, soprattutto in un settore come il nostro dove si è a contatto continuo con le persone e il sorriso va mostrato anche quando la giornata non lo permetterebbe”.