Acquisti di Natale: l’indagine di Confcommercio

Pubblicato il 23 Dicembre 2022 alle 12:19

Acquisti di Natale: l’indagine di Confcommercio

Gianni Indino, presidente Confcommercio della provincia di Rimini: “Manca ancora qualche giorno per gli ultimi regali da mettere sotto l’albero ma per me è già il momento ringraziare tutti coloro che hanno accolto il nostro invito di fare acquisti nei negozi di vicinato. L’indagine di Confcommercio certifica per la prima volta dal 2009 il calo degli acquisti on-line e al contrario salgono del 2,5% le preferenze per i negozi sotto casa. Buon exploit dei prodotti per animali (+8,4% sul 2021) e dell’abbigliamento (+5%). Ma per una vera ripresa dei consumi e dunque dell’intera economia serve lavorare ancora sull’abbattimento del cuneo fiscale”

“Manca ancora qualche giorno per finire di comprare gli ultimi regali da mettere sotto l’albero – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino – ma per me è già il momento ringraziare tutti coloro che hanno accolto il nostro invito e hanno fatto acquisti nei negozi di vicinato. Da molto tempo come Confcommercio della provincia di Rimini ci battiamo affinché gli acquisti natalizi, e non solo, vengano effettuati nei negozi sotto casa. Lo slogan usato per la nostra campagna di comunicazione è “Compro sotto casa perché mi sento a casa” e devo dire che i riminesi quest’anno si stanno sentendo più a casa del solito nelle loro scelte di acquisto: significa che gli incessanti appelli ai cittadini di preferire l’esercente locale alle grandi piattaforme multinazionali stanno dando i loro frutti.

Lo certifica l’indagine Confcommercio-Format Research, che pur confermando internet come canale di acquisto preferito per i regali natalizi, fa notare come per la prima volta dal lontano 2009 sia una scelta in calo: quest’anno ha scelto di comprare i regali on-line il 64,6% di chi fa acquisti, contro il 69% dello scorso anno (-4,4%). Al contrario, salgono le preferenze per i negozi di vicinato, che passano dal 42,5% del 2021 al 45% (+2,5%). Un segnale che ci rincuora e ci gratifica per gli enormi sforzi messi in campo da tutti, in primis dai commercianti e dagli esercenti di vicinato che nonostante i rincari per la gestione dell’attività hanno contenuto i prezzi e limitato le spese, offrendo qualità che si può toccare con mano, scegliere, confrontare. Insomma, dando la possibilità di ritornare a quei gesti che dovrebbero essere consuetudine.

Sempre dall’indagine Confcommercio, emerge che nonostante il caro-bollette e l’inflazione galoppante tre persone su quattro hanno deciso di fare i regali di Natale, con un tetto massimo di spesa di 300 euro: il 64% spenderà tra 100 e 300 euro, mentre solo un consumatore su 3 non supererà i 100 euro per portare un presente a parenti ed amici. Andando nello specifico dei prodotti acquistati, a fare registrare l’incremento maggiore rispetto allo scorso anno sono i prodotti per animali (+ 8,4%), mentre in cima alla lista dei regali più diffusi si confermano i prodotti enogastronomici (70%), i giocattoli (49%), libri ed e-book (48%), abbigliamento (47% con un buon +5% rispetto all’anno scorso) e prodotti per la cura della persona (41%).

Per confermare questo trend tutto sommato positivo, occorrono però ulteriori accorgimenti, a cominciare da quell’abbattimento del cuneo fiscale che, così come è stato proposto dal governo, non dà i risultati che ci aspettavamo. Sarebbe opportuno che nelle tasche dei lavoratori rimanessero più risorse, che consentirebbero maggiore possibilità di spesa per tutti, in particolare per quel 27,3% che quest’anno non farà acquisti principalmente per risparmiare, per il peggioramento della propria condizione economica o per l’aumento dei prezzi a causa dell’inflazione. La ripresa dei consumi è elemento fondamentale per la ripresa della nostra economia”.