Indino: “Si dia anche a Rimini l’opportunità dell’asporto per i pubblici esercizi”

Pubblicato il 24 Aprile 2020 alle 17:33

Indino: “Si dia anche a Rimini l’opportunità dell’asporto per i pubblici esercizi”

Rimini, 24/04/2020 – Nota stampa

Gianni Indino (presidente Confcommercio della provincia di Rimini): “La possibilità di vendita di cibo per asporto per i pubblici esercizi avvenuta in altre Regione è un segnale molto positivo. Anche l’Emilia Romagna è in procinto di riconoscere questa opportunità alle aziende: insistiamo affinché ciò accada anche nella nostra provincia”

“La notizia che diverse Regioni hanno finalmente aperto alla possibilità di vendita di cibo per asporto per i pubblici esercizi ha grandi risvolti positivi. Non è certo la soluzione definitiva – spiega Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini – ma un modo per consentire alle aziende di avere un po’ di liquidità, necessaria a fare fronte alle spese correnti che continuano ad andare avanti mentre gli incassi si sono fermati da più di un mese. Una situazione che si rende ogni giorno più insostenibile e per cui qualsiasi piccolo passo verso la riapertura diventa un segnale positivo e un’iniezione di fiducia per il futuro. Sussistono le modalità, le procedure, i dispositivi e gli spazi per la preparazione e la vendita per asporto in maniera sicura sia per i lavoratori, sia per i clienti.

Sappiamo che la Regione Emilia Romagna è in procinto di riconoscere questa opportunità alle aziende e dunque insistiamo affinché ciò accada anche nella provincia di Rimini, che in questo periodo di emergenza si è già confrontata a lungo con restrizioni ben maggiori rispetto ad altri territori, con sacrifici enormi da parte di tutti. Se vogliamo arrivare alla riapertura dei pubblici esercizi, fiore all’occhiello della nostra tradizione enogastronomica e della nostra proverbiale ospitalità, sarebbe opportuno consentire questo passo in avanti che, seppur piccolo, può permettere loro di riprendere a camminare con le proprie forze e per molte significherebbe allontanare il rischio di una chiusura definitiva”.